Dolls and black magic – Voodoo

febbraio 20, 2007 at 9:26 PM (Fan Made, Maghi il Risveglio, Mondo di Tenebra, Vampiri il Requiem)

VoodooEd ecco la prima novità del 2007, piccoli approfondimenti del mondo dell’occulto. Questi articoli tratteranno parti del mondo della magia e dell’esoterismo, che riguardano i giochi della White Wolf, e che non sono stati approfonditi al meglio. Ogni argomento sarà trattato in maniera da dare spunti o idee, e non in maniera totalmente esaustiva, anche perché alcune tematiche richiederebbero molto più che un semplice post su un blog. Il primo di questi sarà sul Voodoo, utili sia in Vampiri il Requiem che in Maghi il Risveglio, ma anche in una qualsiasi campagna per umani.

Ed ecco a voi:

Voodoo (o vodou), una parola che indica magia oscura ed esotismo, che porta alla mente gente creola che balla fino allo sfinimento in strani riti, porta alla mente una città, New Orleans, culla americana dell’esoterismo nero, porta alla mente la morte, la putrefazione e gli zombie. Ma il vodou è questo e molto altro ancora ma per capirlo bisogna partire dalle sue origini.

Tutto nasce nel continente africano e precisamente nell’ovest dove attualmente ci sono il Benin, il Togo, parte della Nigeria e della Costa d’Avorio. La collocazione temporale è imprecisa, ma si pensa che sia stato già presente 10.000 anni fa. Il vodou quindi si poteva definire un’ancestrale religione africana, con un proprio pantheon definito e propri riti. Era quindi la religione più praticata in Africa e si era anche diffusa in parte dell’occidente romano e greco. L’Africa poi venne fatta oggetto di grandi sconvolgimenti quando gli europei presero nel 15esimo e 16esimo secolo a navigare ed esplorare con le loro navi. Lo schiavismo e le deportazioni distrussero le società africane impiantando queste popolazioni in nuovi territori come il Brasile, Haiti, Cuba e il sud degli attuali Stati Uniti d’America. Qui persero le loro origini, anche se queste non furono mai dimenticate. Una nuova fioritura e il recupero di queste antiche tradizioni avvenne nel 18esimo e 19esimo secolo. Il substrato però si era amalgamato ormai con il cristianesimo, a cui gli schiavi si erano, volontariamente o meno, convertiti. Il nuovo Voodoo era quindi un misto di preghiere in lingue antiche, canti cristiani in francese, celebrazioni simili a messe con in mezzo balli sfrenati tipici africani. Questa mescolanza ha la sua più evidente forma in Haiti, dove questo connubbio è fortemente accentuato.

Nel vodun si venerano gli spiriti; questi si dividono in spiriti degli antenati e dei defunti e i Loa. I primi hanno una funzione protettiva e di consiglio, mentre i secondi sono delle entità che svolgono un ruolo di intermediazione fra il mondo sovrannaturale e l’uomo, parzialmente affine a quello degli angeli del cristianesimo e ai geni della mitologia romana. La loro azione si esercita cavalcando, ovvero invasando i fedeli durante il culto. Il Loa condiziona in bene o in male il comportamento del posseduto che esprime, in questo modo, direttamente la personalità del Loa stesso. Vengono suddivisi in tre grandi classi: i Rada, positivi e protettivi verso l’uomo; i Petro, selvaggi e violenti e i Ghede, spiriti ctonii a carattere fallico spesso legati alla magia nera e alla fertilità. Tra i Loa più importanti si possono citare: Legba(Papa Legba), uno dei più potenti, androgino e solare; Agwe signore del mare affiancato da La sirène (La Sirena) e La Baleine (La Balena); Ayizan, genio del commercio; Baron nei suoi vari aspetti (Baron Samedi, Baron Cimetière, Baron La Croix, Baron Kriminel) che incarna la morte e la sessualità; Erzulie, patrona dell’amore e della bellezza; Loco, signore dei boschi e delle piante in genere; Zaca, patrono dell’agricoltura.

La società voodoo è stratificata e sopra a una maggioranza di fedeli vi sono una ristretta cerchia di iniziati. Al suo vertice ci sono i sacerdoti, che assunono un nome differente a seconda che siano donne o uomini: mambo le prime, hougan i secondi. I loro compiti sono svolgere e perpetuare i rituali e le canzoni sacre e mantenere le relazioni tra i Loa e la comunità vodou.

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Fatal Addiction – Ghoul

dicembre 11, 2006 at 9:21 PM (Mondo di Tenebra, Vampiri il Requiem)

Copertina GhoulEcco la prima delle due recensioni che andremo a presentare nel prossimo periodo. Il manuale di questo post è Ghoul, supplemento di Vampiri il Requiem, che descrive gli asserviti alle creature della notte. Eccola a voi:

Ghoul, manuale edito dalla 25 Edition, cartonato di 144 pagine, è un espansione della linea Vampiri: Il Requiem, che descrive i ghoul, umani asserviti ai vampiri tramite il sangue. Infatti questo approfondimento amplia le poche pagine ad essi dedicate nel manuale base (da pagina 166 a pagina 168), rendendo i ghoul più che banali seguaci, ma dei veri personaggi “spalla” a tutto tondo, facendo emergere la molteplicità di fattori, oltre alla personalità dello stesso ghoul, che ne determinano la natura e la psicologia.

Inoltre è il primo manuale veramente maturo della linea, trattando temi come la dipendenza e i sentimenti a livelli molto profondi, senza però cadere in cliché e/o melodrammi.

Vediamo in dettaglio i capitoli del manuale:

  • Prologo, la storia narrata in apertura del manuale fa entrare il lettore immediatamente in profondità nelle tematiche presentate: la passione, la dannazione, la dipendenza, la sottomissione e il conflitto tra tutti questi stati d’animo con la moralità del ghoul e tra essi stessi.

  • Introduzione, questo breve capitolo funge da presentazione per i restanti del manuale. Viene delineato brevemente cos’è un ghoul, separando il “mito” dalla “realtà” del gioco, quali sono le tematiche affrontate dal manuale e cosa contengono i capitoli successivi; infine sono presentate delle fonti d’ispirazione, da cui trarre suggerimenti per la narrazione, sia nella letteratura che nella cinematrografia.

  • Legati nell’Anima e nel Sangue, dopo un’introduzione generale su cosa sia un ghoul, su cosa significhi esserlo, sui poteri e le debolezze che si acquisiscono diventandolo, questa parte tratta dei rapporti e dell’utilizzo che i clan e le congreghe fanno dei ghoul. Viene presentata, successivamente, la genesi delle famiglie ghoul e i processi di creazioni delle stesse, con cinque esempi. Infine vengono mostrati gli effetti della Vitae sulle piante, la creazione delle Mandragore, e sugli animali.

  • Personaggi Ghoul e Regole Speciali, il capitolo tratta, con la stessa impostazione del manuale base di Vampiri: Il Requiem, la creazione di un personaggio ghoul, dettagliandone in otto fasi la nascita. Inoltre presenta nuovi Pregi solo per i servitori dei vampiri, e alcune meccaniche per esplicare alcuni tratti fondamentali, come la dipendenza, l’uso del sangue e la generazione di una famiglia ghoul. Infine vengono trattati i benefici e la quotidianità della vita degli asserviti. In appendice al capitolo vi sono le schede delle famiglie descritte nel capitolo precedente.

  • I Ghoul e la Narrazione, questa parte tratta unicamente dei temi narrativi per l’introduzione e la gestione dei ghoul in una storia. I consigli descritti all’interno sono mirati sia per i ghoul come personaggi di un giocatore, sia per i ghoul come personaggi del narratore. Questo capitolo è sicuramente il più utile, combinato con la parte delle meccaniche del precedente, per inserire le tematiche presentate nel manuale adattandole a qualsiasi cronaca.

  • Gli Sviliti, il capitolo presenta una carrellata di personaggi ghoul da cui trarre ispirazione ed anche se ad una prima occhiata può apparire piatto e sterile, risulta utile, in quanto ogni narratore può attingere a buone idee, per poi personalizzarle ed inserirle nella propria storia o ambientazione. Alcuni personaggi come Maschera e Ginny Allan risultano particolarmente originali.

  • Creare le Famiglie Ghoul, questa parte è prettamente tecnica, e descrive come creare una famiglia ghoul, consigliando inoltre come renderla credibile all’interno del contesto dell’ambientazione. Vengono analizzati punto per punto i parametri che definiscono la famiglia, come il regnante, le origini, come si comporta attualmente, etc. Unico neo del capitolo è il distacco, quasi fosse un apprendice poi assorta a capitolo vero e proprio, dalla descrizione delle famiglie nelle parti precedenti.

Giudizio sintetico:

I contenuti sono utili ed efficaci, anche se a volte, nella disposizione interna del manuale stesso, sono confusi e “spezzettati” in più capitoli (il caso più eloquente sono le famiglie ghoul), creando difficoltà in una successiva consultazione della regolistica del manuale. La maturità e profondità di alcuni dei contenuti mi ha stupito favorevolmente, in quanto generalmente, sia nella vecchia edizione che nella nuova, si tendeva a glissare le parti più “spinose” lasciando solo vaghi riferimenti.

La grafica è buona. La scelta della copertina, data la sua colorazione e il soggetto che riproduce, risulta, a prima vista, di non grande suggestione ma filtrandola attraverso l’ottica del manuale acquisisce dei connotati di un certo fascino. Particolarmente riuscite sono le immagini iniziali dei capitoli e la seconda di copertina.

Le meccaniche presentate sono semplici e completamente opzionali, servono solo a incanalare in un “lancio di dadi” azioni già presenti narrativamente nel gioco.

Il manuale è una buona espansione per Vampiri: Il Requiem, anche se non essenziale; presenta un archetipo soprannaturale, completamente diverso dai tre dei giochi base, che può essere adattato per creare antagonisti o addirittura personaggi giocanti con un profilo “esotico”. La maturità dei temi e il metodo narrativo usato giocano a favore della pura lettura rendendola scorrevole e piacevole, mentre la dislocazione di alcuni paragrafi rende il manuale di difficile consultazione post lettura durante il gioco vero e proprio.

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Ave, Caesar, morituri te salutant

novembre 11, 2006 at 3:47 PM (Mondo di Tenebra, Vampiri il Requiem)

VampiriGià due anni fa se ne era parlato, ma ora le voci, sempre più insistenti, hanno quasi una conferma ufficiale: Vampiri: Il Requiem avrà un’ambientazione storica completamente nuova. Già durante la presentazione italiana del manuale base della linea, avvenuta a Lucca Comics&Games 2004 alla presenza di Justin Achilli, allora developer della linea, circolavano voci su un probabile seguito all’esperimento Secoli Bui, e la probabile locazione temporale sarebbe dovuta essere l’Antica Roma.

La semi-conferma è giunta da Will Hindmarch, attuale developer di Vampiri: Il Requiem, in questo post sul forum di RPGnet (cercate il post di Word, il nickname di Will, nella prima pagina), secondo il quale bisognerà aspettare però almeno un anno prima che questo prodotto veda la luce.

Sull’onda di un probabile ritorno del metaplot, questa notizia ha un particolare significato. Sarà un ritorno alle origini, creando così le basi di una ambientazione corposa come la passata edizione, oppure solo uno spin off di limitata durata ed influenza?

Vedremo cosa la casa del Lupo Bianco saprà realizzare.

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The most important thing is the Family – Third Part

ottobre 30, 2006 at 2:42 am (Mondo di Tenebra, Vampiri il Requiem)

Clan ViREd ecco la terza e ultima parte del post a Will Hindmarch:

That is, the clan books will look and read unlike anything else in Requiem to date, but they’ll still be the sort of thing you pick up because you want to add an extra dose of this clan or that to your chronicle — or because you just want to enjoy a few pages’ journey into the World of Darkness.
Ovvero, i clanbook si guarderanno e si leggeranno diversamente da tutti i supplementi di Requiem usciti finora, ma saranno ancora del materiale da cui attingere perché volete aggiungere qualcosa a questo o a quel clan nella vostra cronaca – o perché volete solo divertirvi leggendo qualcosa sul Mondo di Tenebra.

I know a lot of people are going to give me static for the clan books because we’re “forcing” you to buy more stuff to play the game, but that’s simply bullshit in my opinion.
Lo so che molte persone mi daranno addosso per i clanbook perché vi “imponiamo” di comprare altro materiale per giocare, ma per me sono semplicemente str***te.

The cursed legacy of metaplot is that people continue to think that we’re compelling them to buy books, but that’s not how I feel when, for example, a new BPRD trade paperback comes out. I don’t say, “You sons of bitches! Why are you forcing me to read more entertaining stories about this stuff that I enjoy? If only you’d stop putting out stuff I like so that I can call my collection complete!!!!”
L’eredità maledetta del metaplot è che la gente continua a pensare che la stiamo costringendo a comprare libri, ma non è quello che io penso, per esempio, quando esce esce un nuovo volume brossurato di BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense, spin-off della serie Hellboy). Io non dico: “ Figli di pu****a! Perchè mi costringete a leggere ancora storie divertenti su queste cose che mi piacciono? Se soltanto smetteste io lo gradirei molto e potrei avere la mia collezione finalmente completa!!!”

I’m not that kind of guy. The clan books are fun, scary and intriguing little journeys into the world of Vampire that, hopefully, will remind you that reading and imagining about this world is a good time. Not every flight has to be a business trip, you know?
Non sono quel tipo di persona. I clanbook sono divertenti, paurosi e intrigranti, un piccolo viaggio nel mondo dei Vampiri che, io spero, vi ricorderà quanto sia stato piacevole il tempo che avete passato leggendo e immaginando questo mondo. Non tutti i voli devono essere in classe business, lo sapete?

Oh, and the reason I’m starting with the Ventrue is because I think they need the most clarification to separate them from the Wall Street financial tyrants of the old game. I don’t want the stereotypes of the Ventrue to be left festering any longer.
Oh, e la regione per cui sono partito con i Ventrue è perchè penso che abbiano bisogno di una maggiore chiarifazione per separarli dai tiranni finanziari di Wall Street del vecchio gioco. Non voglio che gli stereotopi dei Ventrue prendano piede ancora di più.

So that’s that. Call it a Shadow n’ Essence exclusive, I guess.
E questo è tutto. Chiamatela un esclusiva per Shadowessence, penso.

Cheers,
Will

Saluti,
Will.

E questo è tutto, per il momento, su Vampiri il Requeim, a Lucca però esce Ordo Dracul!

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The most important thing is the Family – Second Part

ottobre 28, 2006 at 7:39 PM (Mondo di Tenebra, Vampiri il Requiem)

Clan ViREd ecco la seconda parte dell’intervista a Will Hindmarch:

4. Those same emails, they say “Where are the fucking clan books?!”
Quelle stesse email dicono “ Dove sono questi fo***ti clan book?”

5. I really wanted (and still want!) to do a series of books aimed at players and readers of Vampire more than Storytellers. I wanted to do a series of smaller, cheaper books that feel a little bit more like the hint books you see for video games, with varnished covers and background stories and under-the-hood style tips and advice and designer’s notes and all that shit, sweet as candy. I wanted a series of books that take you by the hand and walk you down to the Rack and introduce you to the people you meet when you start drinking blood. I wanted books that would feel like native guides taking you to a foreign land that exists in the same place where you live, when you aren’t looking. The clans are a fine structure to hang these books on ‘cause they’re the real player-side architecture of the game.
Io volevo veramente (e ancora voglio!) fare questa serie di libri diretta a giocatori e lettori di Vampiri più che ai Narratori. Io volevo fare una serie di libri più piccola e più economica, simili ai libri di suggerimenti che si vedono per videogiochi, con copertine verniciate, storie di background, informazioni su cosa sta dietro il gioco, consigli, note dei sviluppatori e tutte quelle schifezze così carine. Io volevo una serie di libri che ti prendessero per mano e ti portassero giù verso i bassofondi e ti introducesero alla gente che incontri quando incominci a bere sangue. Io volevo dei libri che sembrassero delle guide locali che ti portassero in una terra straniera che esiste nello stesso posto in cui vivi, ma che tu non puoi vedere. I Clan sono una struttura eccellente per questo tipo di libri perchè sono l’elemento principale del gioco dal lato dei giocatori.

6. A lot of folks used to buy Vampire books just to read them, and admittedly not all of the new toolkit books are really satisfying in that regard. The clan books are intended to be enticing little vignettes, small forays into the world of the Danse Macabre for those people who don’t get to play quite as much as they’d like.
Molte persone comprano i libri di Vampiri solo per leggerli, e per nostra stessa ammissione non tutti i libri opzionali hanno realmente soddisfatto in questo senso. I clanbook sono concepiti per essere una attrativa, un piccolo scorcio, una breve incursione nel mondo della Danza Macabra per quelle persone che non riescono a giocare tanto quanto vorrebbero.

7. The Dreaded Meta-Plot Reference That People Will Set on Fire and Throw Back in My Face So that I Will Hate the Internet Forever: One thing that I did like about metaplot was how it made books fun to scour to secret revelations and how, when you compared two books, you found two pieces of information that combine to reveal more about the world. I aim to do that with the clan books to the extent that the clanbooks have some value as a mini-series that sheds some light into some very dark corners of vampire society. The difference is that the clan books will still be optional, still be valuable in any order or combination of two or more, and will not be furthering an ongoing plot per se. (We’ll have some debates in the future, though, I’m sure, about the difference between over-arching stories and metaplot.)
L’orrendo riferimento al Metaplot che farà infuriare molti, che mi attaccheranno così che, alla fine, io odierò Internet per sempre: una cosa che mi piaceva del metaplot era come rendeva i libri divertenti per il reperimento di segreti e come, quando comparavi due libri, trovavi due pezzi di informazione che combinate rivelavano di più sul mondo. Miro a farlo coi libri dei clan al punto che i libri dei clan abbiano un qualche valore come mini-serie che faccia un po’ di luce su alcuni angoli particolarmente bui della società vampirica.

I hate to talk too much about the future as if I have some capacity to see next year better than anybody else — [and I hate to do it becuase dudes on the internet just throw that shit back in my face, shouting “Ha ha! You’re not a prophet!” No shit, Internet Dude. I know that!] — but I can tell you that the clan books will continue to follow the same general design model for Requiem, while completely changing the voice of the individual books.
Io odio parlare troppo riguardo al futuro come se avessi la capacità di scrutare l’anno successivo in maniera migliore di chiunque altro [e lo odio perché gli utenti di internet me lo rinfacciano “Ha ha! Non sei un profeta!” No m***a, ragazzi, lo so!], ma posso dirvi che i clanbook continueranno a seguire la stessa linea generale di sviluppo per Requiem, mentre saranno uno diverso dall’altro.

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The most important thing is the Family – First Part

ottobre 24, 2006 at 7:49 PM (Mondo di Tenebra, Vampiri il Requiem)

Clan ViROggi presentiamo una traduzione di un post apparso su Shadowessence in cui si delinea il futuro dei Clanbook o libri di Clan. Il primo dei Clanbook dovrebbe essere Ventrue: Lords Over The Dead, il secondo molto probabilmente sarà dedicato ai Daeva. Quasi sicuramente non saranno soft-cover come inizialmente si vociferava. L’autore non è altri che Will Hindmarch, developer della linea Vampiri il Requeim. Come al solito, per amore della precisione, è presente sia la parte in inglese sia la sua traduzione in italiano. Ecco qui qui di seguito le parole di Will:

My thinking about clan books got changed when the current voice of the new clan books fell into place in my head. This is one reason why I’m writing the first one myself — to show how I think it should be done. Because I’m still puzzling out some of the architecture for the book, it’s impossible for me to say exactly what the final clanbooks will look like, but I can tell you that they’ll be a combination of new crunch and some of the most evocative, blood-spattered, wet-and-grit-studded-as-pavement books in the line.
Il mio pensiero sui clan book è cambiato quando la voce attuale dei nuovi clanbook è entrata nella mia testa. Questa è la ragione per cui stò scrivendo il primo da solo – per mostrare come io penso che debbano essere fatti. Poiché stò ancora definendo alcune parti dell’architettura del libro, è impossibile per me dire esattamente come saranno i clanbook definitivi, ma posso dirvi che ci saranno nuove regole e che risulteranno essere alcuni dei libri più evocativi, coperti di sangue e “pesanti” della linea editoriale.

(Also, I specifically said a couple weeks ago that clan books were “back on the table.” So somebody on here is misquoting me. Don’t do that.)
(Anche io ho specificatamente detto che da un paio di settimane i clanbook erano tornati sul tavolo dei progetti futuri. Così qualcuno su questo mi ha frainteso. Non fatelo.)

But the clan books are coming to the surface for several important reasons:
Ma i clanbook stanno venendo fuori per diverse importante ragioni:

1. Better now than later. The longer we take to do them, the less good they’ll do for the line as a whole. The covenant books have been massive setting-establishing things that expand the fenced yards of the core Requiem playground, but even as big as they are I was never able to put in all the stuff I wanted to. The clan books seed and build on some of the ground we uncovered with the covenant books. The longer we leave that ground untouched, though, the harder it will be to plant.
1. Meglio adesso che dopo. Più tempo ci mettiamo a farli, meno buoni saranno per l’insieme di tutta la linea. I manuali di congrega sono stati un massiccio ampliamento del setting che hanno allargato i confini del materiale presentanto nel manuale base di Requiem, ma per quanto grandi essi siano non sono stato capace di metterci tutte le cose che volevo. I clanbook seminano e costruiscono sopra il terreno non coperto dai coventantbook. Più a lungo lasceremo questo terreno inesplorato, tuttavia, più duro sarà poi sfruttarlo.

2. So the covenant books necessarily had to expand the game more than color it. It was just their job. The clan books, on the other hand, clarify some of Requiem‘s voices by looking at the five main instruments that make up the song. Most vampires are members of a covenant. Every vampire is a member of a clan. Clan books give us a chance to survery the setting in a new way, with the benefit of all of our covenant books being available for all writers. They’re our ongoing look at the living society of the undead — not their politics but their culture.
2. Così i manuali di congrega necessariamente dovevano espandere il gioco più che dargli più sfumature. Questo era il loro obbiettivo. I clanbook, d’altra parte, chiarificano molte delle voci del Requiem guardando ai cinque principali strumenti che compongono la canzone. Molti vampiri sono membri di una congrega. Tutti i vampiri sono membri di un clan. I clanbook ci danno un opportunità di esaminare il setting in un nuovo modo, con il beneficio che tutti i nostri manuali di congrega siano già disponibili per tutti gli scrittori. Loro sono il nostro sguardo sulla “vivente” società dei non-morti – non la loro politica ma la loro cultura.

3. You guys here have one voice. The email we get at the office has a very different one. No small number of customers feel like the game hasn’t really activated yet because they don’t know what to do with the clans, and I can’t honestly blame them. Clans define a lot about your character — not as much as in Masquerade and not the same amount for every Requiem player, but they’re still vital — but we haven’t given people much help in realizing them.
Voi ragazzi qui avete una voce. Le email che ci sono arrivate all’ufficio si differenziano di molto. Non sono pochi i clienti che sentono che il gioco non si è ancora realmente messo in moto poiché non sanno ancora cosa fare con i clan, e onestamente io non posso biasimarli. I clan definiscono molto dei vostri personaggi – non tanto quanto in Masquerade e non nello stesso modo per il Requiem di ogni giocatore, ma sono ancora vitali – ma noi non abbiamo dato alla gente molto aiuto per comprenderlo.

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Swimming under the water – New Orleans

ottobre 4, 2006 at 11:10 PM (Mondo di Tenebra, Vampiri il Requiem)

New Orleans Ecco il primo manuale di cui farò la recensione, l’ho finito circa 2 ore fa, quindi è ancora “caldo” nella testa. Tutte le recensioni saranno valutate su tre parametri: contenuti, grafica e meccaniche, con una suddivisione e descrizione dei capitoli ed infine il solito commento personale.

Città dei Dannati: New Orleans, manuale edito dalla 25 Edition, cartonato di 144 pagine, descrive la città degli Stati Uniti, già presentata nel manuale base della linea Vampiri: Il Requiem, ampliando e approfondendo tutte le parti emerse nello stesso, presentandosi come la “verità segreta” della città quando il manuale collide con informazioni precedentemente presentate. Questo “trucco” permette di aver due piani narrativi, uno per i giocatori, nel manuale base, e uno per i narratori, nel manuale dell’ambientazione, riuscendo a creare una “sorta” di mistero sfruttabile per ulteriori storie e cronache.

Il libro si divide in otto capitoli, riuniti in tre “gruppi”, i primi tre presentano storicamente la città, le sue leggi e tradizioni, i secondi tre presentano gli abitanti vampirici della città, le fazioni e le alleanze o le rivalità tra gli stessi, mentre gli ultimi due presentano spunti, temi, atmosfere e un intera “avventura”. Vediamoli in dettaglio:

Introduzione e Preludio, nel primo capitolo viene presentato il manuale, ripercorrendo New Orleans sotto il profilo degli altri media e dando consigli sulle fonti d’ispirazione. Praticamente è un breve riassunto, utile per farsi una visione d’insieme del manuale, alcune fonti sono veramente interessanti. Il racconto introduttivo è suggestivo, anche se il suo scopo non è far entrare il lettore all’interno dell’ambientazione, ma calarlo nelle macchinazioni, infatti puo` essere usato come parte integrante dell’ultimo capitolo.

 

Rimembrando la Big Easy, vi troviamo la descrizione storica della città, da prima della sua fondazione fino alle notti moderne. Ovviamente viene dato ampio spazio all’ultimo secolo, permettendo di centrare molti spunti per storie o cronache. La cronologia è ben articolata, anche se manca una descrizione profonda e vasta della situazione attuale, che toglie un po` di atmosfera al tutto.

 

Punti di Entrata, in questo capitolo c’è la descrizione delle tradizioni, degli eventi caratteristici e delle leggi del regno di Vidal. Viene data, cosa molto apprezzata, anche qualche dritta per utilizzare tutti questi elementi nella cronaca. Nella seconda parte c’è una descrizione fisica di New Orleans, anche se l’ho trovata un po` pressapochista, limitandosi ad una mera analisi dei quartieri senza animare un “sentimento” con cui descrivere lo stile caratteristico della città.

 

I Giochi degli Anziani, questa parte è dedicata all descrizione degli anziani della città, delle loro macchinazioni e della loro corte. Ovviamente è dato ampio spazio alle tre figure-chiave della città: Vidal, Savoy e Cimitere, però vengono delineate anche le loro linee d’azione e il loro passato, dando la possibilità al Narratore di attingervi a piene mani.

 

Ruote Dentro Ruote, questo è il capitolo delle Ancillae, ovviamente vale quello che ho detto per la parte concernente agli anziani. In questa parte però ci sono i personaggi più affascinanti e riusciti, ovviamente a mio modesto parere; uno su tutti: Sundown.

 

Lavorando sulle Strade, l’ultimo capitolo dei tre riguardanti i personaggi del Narratore, è quello dedicato ai Neonati di New Orleans. Anche in questa parte si ha una buona dose di spunti; mentre il precedente capitolo partorisce i migliori concetti, questo presenta la migliore “atmosfera”, facendo capire quanto un Neonato puo` essere pericoloso o in pericolo nella Big Easy.

Narrazione, i consigli per gestire una cronaca a New Orleans. La parte più interessante è la descrizione dei conflitti, e di come immegere i personaggi in essi. Sicuramente rindodante l’ultima parte sulle motivazioni dell’aggregazione della Coterie, in quanto non aggiunge niente di nuovo a quello già presentato nel manuale base.

I Morti Viaggiono Veloci, avventura per personaggi neonati a New Orleans. Veramente ben fatta, forse pecca un po` di sinteticità, ma essendo un “canovaccio” è perfetta com’è.

Giudizio sintetico:

I contenuti sono buoni, si scende raramente nella ripetizione o nel superfluo, viene pienamente rispettata la visione da “cassetta degli attrezzi” che permette al Narratore di attingere quello che più gli piace scartando o cambiando il rimanente. Forse addirittura si è ecceduto in questa tecnica, in modo da permettere ad ogni Narratore di poter inquadrare al meglio e come vuole New Orleans, ma non riuscendo a dipingere una New Orleans caratteristica come atmosfera visiva.

La grafica è di buon livello, i riquadri dei personaggi sono ottimi. Le uniche due pecche sono, l’immagine a pagina 80 risulta un po` sgranata e la copertina, che secondo me poteva essere fatta decisamente meglio, basti vedere Lancea Sanctum.

Il manuale si attesta su un buon livello, divertente da leggere, garantisce uno standard anche per le ambientazioni fan-made. Ho riscontrato un solo typo, quindi anche la traduzione e la revisione sono state di ottimo livello. Risulta quindi un manuale utile per avere una serie d’ispirazioni o un’ambientazione prefatta di buon livello. L’unica pecca, forse, è che personalmente avrei inserito spunti per scenari “futuribili” della città, in modo tale da dare ai Narratori pieno supporto su tutto lo sviluppo sia di singole storie che dell’intera cronaca. E’ consigliabile anche integrare il materiale presentato, sia sul Vodoo che sullo stile degli edifici cittadini, con altre fonti.

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